L'idea di promuovere la nascita di una Banca del Tempo si concreta nell'autunno del 1997 quando sei persone trovano interessante e innovativa l'esperienza, già presente in molte città italiane e straniere, e decidono di lavorare insieme per dar vita ad una propria Banca del Tempo sul territorio di Vimercate. S'inizia con incontri settimanali durante i quali si confrontano le motivazioni, le idee di fondo e gli obiettivi che sono alla base dell'adesione di ciascuno dei partecipanti al gruppo di lavoro. Sono contattate altre Banche del Tempo della Provincia di Milano ed è raccolto tutto il materiale che si riesce a trovare: regolamenti e statuti vari e il libro di Grazia Colombo, Rosa Amorevole e Adele Grisendi "La Banca del Tempo" ed. Franco Angeli. Sono poi preparate e discusse varie bozze di regolamento e di statuto, alla fine sono definiti i documenti condivisi da tutti e il materiale cartaceo necessario per il funzionamento della banca: blocchetti degli assegni, tessera, carta intestata col logo, volantino per la pubblicità. E' inoltre deciso l'acquisto di un programma specifico per la gestione dell'attività della banca tramite computer. Tutto il lavoro è presentato all'Assessore alle Politiche Sociali del comune che decide di patrocinare l'iniziativa, ne promuove la pubblicità, prende contatto con esperti e organizza un'assemblea pubblica con la presenza della co-autrice del libro Grazia Colombo. L'incontro suscita consensi e iniziano le iscrizioni di nuovi soci. Il Consiglio Comunale esaminato il progetto della Banca del tempo delibera uno stanziamento per sostenere gli oneri di avvio e d'inizio attività. A metà giugno 1998 la Banca inizia formalmente la sua attività in una sede fornita dall'Amministrazione Comunale presso "Progetto Giovani" in via Cavour. L'attività di accoglienza di nuovi soci si svolge regolarmente ogni lunedì pomeriggio e giovedì sera; si registrano i nomi dei soci con l'elenco delle attività offerte e richieste e si contabilizzano i primi assegni degli scambi effettuati. Nuovi soci cominciano a frequentare la sede per curiosità, per desiderio di compagnia, per capire che cosa è la Banca del Tempo. Dalla prima assemblea dei soci che si tiene a settembre 1998, scaturisce l'esigenza di organizzare incontri serali tra i soci per approfondire la conoscenza reciproca e far nascere quella fiducia nell'altro che è la base per lo scambio. Sono quindi programmate ed effettuate serate a tema fisso, durante le quali una socia mette a disposizione degli altri soci le proprie conoscenze e le proprie capacità; sono state fatte serate su: " Cartonage; " Preparazione ghirlande natalizie; " Composizioni con fiori secchi; " Facili tecniche di sartoria " Suggerimenti di giardinaggio; " Degustazione di specialità regionali e trucchi culinari per la loro preparazione. Le serate riportano un buon successo di frequenza e operatività, ma soprattutto sono efficaci sul piano della conoscenza reciproca; permettono uno scambio di saperi e creano in chi conduce la serata la consapevolezza di capacità ritenute magari poco importanti. Sono sempre di più i soci che frequentano regolarmente la sede e danno il loro apporto alle attività di gestione della banca: nascono simpatie, si conoscono esperienze di vita, si danno reciproci suggerimenti e consigli. Si decide di aderire a "Tempomat", l'osservatorio nazionale che raccoglie i dati di tutte le Banche del Tempo italiane, che organizza convegni e spedisce materiale che permette approfondimenti sui temi comuni a tutte le banche. Per il gruppo di soci che fino ad ora ha gestito l'attività, l'impegno diventa sempre più cospicuo: ora comprende, oltre alle aperture dello sportello, alle registrazioni e agli incontri organizzativi sempre più frequenti con l'Assessorato alle Politiche Sociali, l'accoglienza dei nuovi soci, la partecipazione a manifestazioni e convegni, la preparazione di materiale divulgativo e di pubblicità. Gli incontri con l'Assessore alle Politiche Sociali sfociano in una convenzione tra Comune e Banca del Tempo per l'uso di una nuova sede più centrale nel territorio, inserita nel Centro Iniziativa Donna, e in un progetto di "sostegno leggero" ad alcuni anziani. Nell'assemblea del luglio 1999 si decide di allargare il gruppo operativo, e si chiede ai soci la disponibilità a organizzare e supportare le attività di gestione e sviluppo della banca. Da settembre 1999 è aperta la nuova sede di via Vittorio Emanuele accanto ad altre associazioni; abbiamo un nuovo e importante socio: l'Amministrazione Comunale. Il gruppo operativo è cresciuto numericamente, e sta lavorando per crescere insieme ai soci sul piano dei rapporti interpersonali e di solidarietà, perché gli scambi diventino più consapevoli e numerosi e per far sì che il clima di fiducia reciproca porti a una condizione di benessere per tutti i soci.